GIAN TESTA ED I SUOI ALUNNI
INTERPRETANO GIOCAFIABE
Gian Testa, l'omino delle Fiabe, titolare della Casa della Fiaba a Collegno (TO) ed insegnante di italiano della 2^B della scuola media statale D.Cosola di Chivasso (TO) ha posto Giocafiabe al centro di un suo lavoro in classe, i cui risultati sono presentati qui di seguito.
- La fiaba di Gian Testa
- La fiaba di Erica
- La poesia di Emiliano
- La fiaba di Ruben, Luigi, Valentina, Giuseppe
- La fiaba di Alice
- La fiaba di Christopher
Un grazie di cuore a Gian ed ai suoi allievi da Giocafiabe.
---------------------------------------------------------------
Un giorno un folletto disse a una fata:
"Facciamo un Loo Ap di magia? "
"Che cos'è?" disse la fata.
"E' un canto Loo Ap e così nascerà Nà Sere, nato sereno che è anche il mio nome. E con una parola magica si diventa genitori."
"Che bello!"
Dal canto, dalla parola magica nacquero infatti due fatine: una la chiamarano Cara Hi perchè faceva sempre hii! quando vedeva qualcuno che le era caro, e l'altra Nati Mar anche se forse non era nata al mare ma le piaceva tanto.
Un giorno Loo Ap e Nà Sere dissero:
"Facciamo il Giocafiabe"
"Cos'è il gioca fiaba?"
E' un girotondo di fiabe. Solo il girotondo permette di formare il cerchio e di raccontare.
Il Giocafiaba è un po' un Girafiaba perchè più la fiaba gira come un girasole, più diffonde.
E Cara Hi e Nati Mar cominiciarono il loro sentiero di luce con la fiaba per motore.
C'erano una volta due piccole fatine di nome Araihc e Anitram che si divertivano nel prato vicino casa loro; quando i loro genitori erano alla casa Giocafiabe, dove Oloaph e Aneres scrivevano fiabe e storie davvero belle.
Anche Araihc e Anitram erano molto brave a scrivere fiabette, nonostante l'età che avessero, sapendo già scrivere abbastanza bene erano bambine molto creative come i genitori.
Abitavano alla casa Giocafiabe dove c'era il posto magico dove tutti portavano i follettini a far leggere le fiabe per farli addormentare felicemente.
Paolo stava solo
sotto un aleberello
pieno di foglie di colori diversi,
gialle, verdi, rosse e anche arancioni.
Paolo si annoiava,
però non era solo
dietro a un cespuglio
c'era una bella fanciulla.
Serena, era il suo nome
essa aveva due sorelle,
Chiara che aveva dei
capelli splendidi come il sole
e profumati come le rose.
Martina invece aveva degli
occhi luccicanti e azzurri
come il mare di sera.
La fiaba di Ruben, Luigi, Valentina, Giuseppe
Nel paese delle fiabe tutti erano un po' una fiaba, tutti si conoscevano ed erano tutti amici.
Un giorno dal re Alopo e dalla regina Enares, nacquero due bellissime fatine bambine che erano più magiche di tutte le fate maghe e più belle di tutte la fate modelle, avevano delle ali luccicanti e volavano più in alto di chiunque.
Il loro nome era Tinamar e Achira.
Fin da piccole dovettero essere allenate e governare il paese quando i genitori sarebbero volati in cielo più in alto di tutti.
Col passare degli anni il regno andò sempre impoverendosi ed attraversò un periodo di crisi, le luci si spensero, la gente si ammalava e i boschi si erano appassiti.
Era un periodo non buono per il regno e su richiesta delle nuove regine, tutto il popolo si riunì nella piazza e concetrarono le loro forze, a un certo punto l'energia si liberò, tutti i maghi persero i poteri ma in cambio il regno tornò al vecchio splendore, e tutti grazie a se stessi vissero felici e contenti.
C'era una volta, in un bosco incantato, una felice e tranquilla famigliola di scoiattoli rossi.
Il papà si chiamava Paolo e la mamma Serena, mentre le figlie di nome facevano Chiara e Martina.
Un bel giorno, pieno di allegria e sole, andarono a fare una bellissima passeggiata nel loro boschetto per fare un pic-nic.
Messa la tovaglia e tutto quello da mangiare, incominciarono a mangiare; si sono goduti il panorama e poi sono tornati a casa.
La nascita del Giocafiabe.
C'era una volta in un luogo molto lontano, un piccolo paesino, conosciuto da pochi, situato nei lontani mari del territorio magico.
Questo luogo era conosciuto soltanto perchè li nascevano le fiabe.
A quei tempi le fiabe erano molto conosciute da tutti ma lette da nessuno.
Infatti, in quel paesino vivevano poche persone perchè era molto isolato.
Tra le poche persone Viventi li c'era una famiglia molto famosa di quel posto, la famiglia Giocafiabe, era famosa perchè fin dall'antichità si tramandava la scrittura di nuove fiabe, si tramandava l'ispirazione.
Solo poche persone a quei tempi scrivevano fiabe, tra questi c'era questa famiglia.
La famiglia era composta dal papà, di nome Lopao, la madre, di nome Nesera e due figlie, una di nome Namirta e un'altra di nome Archia.
Il padre era una scrittore di fiabe, la madre era una disegnatrice di fiabe.
Le due figlie erano ancora piccole, quindi andavano a scuola Fiabiologia.
Dopo tanti anni, quando le bambine erano cresciute, il lavoro non andava più bene, nessuno comprava più fiabe.
Ma un giorno, ad Archia venne una splendida idea, costruire una fabbrica di fiabe da distribuire a tutto il regno fatato.
Tutta l'idea funzionò,il paesino venne conosciuto da tutti, la famiglia divenne famosa e riuscì a diffondere la magia delle fiabe e a far conoscere a cosa serve.